I dati del 2024 rivelano una crisi sempre più profonda dell'industria europea del riciclaggio della plastica
Guida: L'industria europea del riciclaggio della plastica precipita in una recessione storica: la capacità annuale diminuisce di 1 milione di tonnellate in tre anni, le chiusure degli impianti aumentano del 50%
L'impennata dei costi e l'impatto delle importazioni a basso costo hanno colpito duramente categorie importanti come il PET, mettendo a repentaglio gli obiettivi di economia circolare dell'UE. Il settore ha chiesto con urgenza un intervento politico, esigendo regole di mercato eque e un sostegno ai costi energetici.
Per costruire una rete di riciclo della plastica per i veicoli a fine vita, l'organizzazione ha ora stretto partnership con aziende di demolizione, frantumazione e selezione. Secondo le statistiche della Global Impact Alliance, ogni anno nell'UE vengono rottamati oltre 6 milioni di veicoli. Dei rifiuti plastici di questi veicoli, solo il 19% viene riciclato, mentre il 41% viene incenerito e il 40% smaltito in discarica, con conseguente perdita di milioni di tonnellate di materiali ogni anno.
L'industria europea del riciclo della plastica sta attraversando il suo declino più marcato, con un fatturato in calo del 5,5%, mettendo a rischio l'economia circolare europea, la resilienza industriale e migliaia di posti di lavoro locali. L'ultimo rapporto annuale1 mostra la maggiore contrazione di capacità mai registrata. I dati preliminari del 2025 rivelano un aumento del 50% delle chiusure di impianti di riciclo, con conseguente perdita di quasi un milione di tonnellate di capacità di riciclo europea in soli tre anni.
"Ora è il momento di essere uniti per il settore, non solo per proteggere i posti di lavoro e le aziende a rischio, ma anche per salvaguardare il progresso ambientale e tecnologico dell'Europa, garantendo un futuro sostenibile per tutti", ha affermato Ton Emans, Presidente di Plastics Recyclers Europe. Invitiamo le istituzioni dell'UE e i responsabili politici nazionali ad agire con decisione e ad attuare misure di sostegno per preservare il settore e l'economia circolare europea.
Con una capacità installata totale di 13,5 milioni di tonnellate nel 2024, il riciclo della plastica in Europa rimane ben al di sotto della crescita annua del 6% necessaria per raggiungere gli obiettivi PPWR. Il settore sta affrontando una crescente pressione dovuta agli elevati costi di produzione ed energetici, al calo della domanda e all'aumento dei volumi di importazioni a basso prezzo e non regolamentate da paesi terzi. I film di poliolefine e il PET sono i settori più gravemente colpiti, rappresentando ciascuno il 25% delle chiusure totali nel 2023-2024.
I dati evidenziano problematiche che minacciano la sostenibilità a lungo termine del riciclo della plastica in Europa. Esortiamo le istituzioni dell'UE e gli Stati membri ad adottare immediatamente misure coordinate. Tra le azioni prioritarie figurano l'istituzione di normative di mercato eque e applicate, l'attuazione di controlli più rigorosi sulle importazioni, la riduzione dei costi energetici e l'armonizzazione degli obblighi di rendicontazione tramite certificazione di terze parti in tutta la regione.





