Inizialmente l'UE ha concordato che l'obiettivo per il contenuto di materiali riciclati nelle auto nuove sia del 15%.
Il 12 dicembre 2025, la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione Europea e i rappresentanti del Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sui requisiti di circolarità nella progettazione dei veicoli e sui regolamenti sulla gestione dei veicoli fuori uso. I nuovi regolamenti sostituiranno le due direttive esistenti e stabiliranno i requisiti pertinenti per garantire che la progettazione dei nuovi veicoli possa supportare il riutilizzo, il riciclaggio e la rigenerazione dei veicoli.
Questo nuovo regolamento è un pilastro del Green Deal europeo e del Piano d'azione per l'economia circolare, con l'obiettivo di promuovere la trasformazione dell'industria automobilistica verso un modello più circolare. Copre l'intero ciclo di vita dei veicoli, dalla progettazione e produzione allo smaltimento a fine vita, con il duplice obiettivo di migliorare la tutela ambientale e garantire il corretto funzionamento del mercato unico. Uno dei suoi compiti principali è affrontare l'annoso problema dei veicoli mancanti, rafforzando le misure di tracciabilità e controllo.

Il Ministro dell'Ambiente danese, Magnus Heunicke, ha dichiarato: "Questo accordo provvisorio segna un passo importante per l'industria automobilistica europea verso un'economia circolare. Abbiamo concordato con successo un quadro normativo solido che colma le lacune, garantisce che i materiali di valore rimangano all'interno del sistema economico dell'UE e limita l'esportazione di veicoli altamente inquinanti che non soddisfano gli standard di idoneità alla circolazione verso paesi terzi. Le nuove normative promuoveranno l'innovazione nella progettazione sostenibile e creeranno un mercato più solido e pulito per materiali e componenti".
I contenuti principali dell'accordo sono i seguenti:
1. Ampliamento dell'ambito normativo
La gamma delle categorie di veicoli coperte è notevolmente aumentata, superando l'ambito di applicazione della direttiva originale e integrando una quota maggiore di veicoli e componenti nell'UE nei requisiti dell'economia circolare.
Continua ad applicarsi pienamente alle autovetture e ai veicoli commerciali leggeri, ma estende gli obblighi di trattamento (raccolta, depurazione, rimozione obbligatoria dei componenti) a tutti i veicoli pesanti convenzionali (come i camion), ai motocicli e ai veicoli speciali (sia di piccole dimensioni che pesanti). I produttori di piccoli veicoli speciali pesanti sono esentati.
2. Design circolare e materiali riciclati
L'obiettivo per la percentuale di plastica riciclata nei veicoli nuovi è stato abbassato: dovrà raggiungere almeno il 15% entro sei anni dall'entrata in vigore del regolamento e aumentare al 25% entro dieci anni (ciò è in linea con la posizione iniziale del Consiglio dell'Unione europea e inverte l'obiettivo del 20% per la prima fase proposto dal Parlamento europeo).
Il 20% della plastica riciclata deve provenire da un riciclo a circuito chiuso (vale a dire materiali riciclati da veicoli a fine vita).
La Commissione condurrà uno studio entro un anno dall'entrata in vigore del regolamento e definirà obiettivi futuri per altri materiali (come acciaio riciclato, alluminio, magnesio e materie prime essenziali), concentrandosi in particolare sull'utilizzo di rifiuti post-consumo.
3. Stato e tracciabilità dei veicoli a fine vita
È stato formulato un insieme chiaro di standard per determinare esplicitamente quando un veicolo è considerato un veicolo da rottamare (ovvero un veicolo a fine vita). Una volta che un veicolo soddisfa questi standard, deve essere gestito da un impianto di trattamento autorizzato (ATF) e non può essere legalmente esportato o rivenduto come auto usata.
È stato istituito un quadro normativo rigoroso per il trasferimento della proprietà di un veicolo tra operatori economici. Per il trasferimento della proprietà di un veicolo tra privati, viene adottato un approccio basato sul rischio, che richiede la presentazione di documentazione nelle situazioni in cui è più probabile che si verifichi la perdita del veicolo, come ad esempio: la dichiarazione di perdita economica totale da parte della compagnia assicurativa; o la transazione completata interamente tramite una piattaforma online, senza alcuna effettiva consegna del veicolo tra acquirente e venditore.
4. Responsabilità estesa del produttore
Il principio di responsabilità estesa del produttore (EPR) è stato notevolmente rafforzato, facendo sì che i produttori si assumano responsabilità finanziarie e organizzative per l'intero ciclo di vita dei loro veicoli, dalla progettazione ecologica al riciclaggio e allo smaltimento gratuiti dei veicoli a fine vita.
Per garantire un'attuazione uniforme all'interno dell'UE, verrà introdotto un sistema transfrontaliero di responsabilità estesa del produttore (EPR).
5. Controllo delle esportazioni:
È vietato esportare veicoli usati non più idonei alla circolazione, per garantire che l'UE rispetti il suo impegno a non causare inquinamento nei paesi terzi e a preservare risorse preziose all'interno del suo territorio. Il divieto entrerà in vigore cinque anni dopo l'entrata in vigore del regolamento.
L'accordo interinale dovrà essere approvato dal Consiglio dell'Unione Europea e dal Parlamento Europeo prima di essere formalmente adottato. I nuovi regolamenti entreranno in vigore due anni dopo la loro entrata in vigore.
Fonte: Account ufficiale WeChat di Plastic Recycling




